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CALCIO, Sarri in conferenza: “Abbiamo dato un segnale forte, la Champions toglie tanto”

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UDINE – In conferenza stampa ci è sembrato un Sarri contento per la vittoria ma un po’ indispettito dalla prestazione non brillante dal punto di vista del gioco. Alla fine è lo stesso mister in conferenza a dare la giustificazione alla prova di oggi. Secondo l’allenatore azzurro la colpa è da ricercare nelle fatiche che la Champions League riserva a distanza di tre giorni da una partita di campionato.

Ecco le dichiarazioni di Mister Sarri:

“L’Inter è una squadra sana con un ottimo allenatore che la mette in grado di giocare bene e vincere le partite con una società altrettanto forte. Certo che hanno anche il vantaggio di non disputare la Champions e credetemi, giocare ogni sette giorni è tutto un altro sport. Poi ci sta il fatto che sono forti, hanno un portiere strepitoso e anche negli altri ruoli hanno ragazzi che riescono a fare la differenza. Dal nostro canto non possiamo lasciare nulla al caso e non bisogna distrarsi, un errore fatto in una partita che magari credi puoi averla sotto controllo può essere fatale. Do per scontato che l’Inter lotti per lo scudetto”.

L’ Udinese sapevo che era una squadra che non meritava la classifica che ha, con il cambio allenatore poi hanno avuto anche una marcia in più e sulle palle alte ci hanno messo in seria difficoltà. Siamo contenti di aver risolto una partita così ostica, l’avevamo voluta fare giocando come sappiamo fare, ma sappiamo che non sempre si può anche perché le fatiche della Champions comunque si fanno sentire. L’importante è che abbiamo dato il messaggio che volevamo, ossia quello della continuità dei risultati.

Dal punto di vista della qualità oggi abbiamo dato un po’ meno, il 99% è colpa nostra ma l’1% è anche colpa di un terreno di gioco indegno per uno stadio così bello. Se abbiamo pensato alla Juventus? No, assolutamente, ripeto, la fatica se c’è è dovuta specialmente alla partita di Champions che viene disputata sicuramente in maniera diversa da una partita di campionato”.

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SSC Napoli a Castel di Sangro: ecco le date del ritiro

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In una trasmissione in onda in quel di ‘Tele A’, il sindaco di Castel di Sangro,  Angelo Caruso, ha anticipato le date del ritiro del Napoli in quel dell’Abruzzo.
L’avventura abruzzese avrà inizio il 25 luglio mattina, qualche dubbio rimane per quanto concerne il giorno del ritorno all’ombra del Vesuvio: presumibilmente dovrebbe essere l’8 agosto. “Si giocheranno tre amichevoli, verranno anticipate le date in conferenza stampa oggi pomeriggio. Probabilmente si giocherà con il Girona, mentre le altre avversarie dovrebbero essere una francese e una tedesca”, ha aggiunto il sindaco castellano

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La Juventus si aggiudica la Coppa Italia: è la 15esima volta

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Niente da fare per l’Atalanta che ha da aspettare per poter alzare al cielo un trofeo: la Coppa Italia se la aggiudica la Juventus, per la quindicesima volta nella sua storia.
I bianconeri l’hanno vinta di “corto-muso”, citando Max Allegri ormai con un piede e mezzo in partenza. È Vlahovic ad averla decisa: 1-0 e giochi finiti. E’ dell’attaccante serbo anche il raddoppio annullato dal Var che avrebbe messo in cassaforte il match a metà ripresa.
Al triplice fischio dell’arbitro Maresca, il mondo bianconero è esploso di gioia. Allegri chiude un trienno difficile con il trofeo all’Olimpico. Bagarre nel finale, il tecnico si infuria e viene espulso.

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Calcio

Festa grande a Bologna, è Champions League: decisivo il ko della Roma a Bergamo

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La sconfitta di ieri sera della Roma sul campo dell’Atalanta ha di fatto sancito la qualificazione alla prossima Champions League del Bologna di Thiago Motta, facendo esplodere la gioia incontenibile dei migliaia di tifosi rossoblù radunatisi in Piazza Maggiore per festeggiare quest’impresa.

Infatti il Bologna non disputava la massima competizione europea per club da 60 anni, quando vinse l’ultimo scudetto della sua storia nello spareggio contro l’Inter del ‘Mago’ Herrera.

Si tratta di un risultato straordinario, maturato a seguito di una stagione incredibile e ricca di soddisfazioni, nella quale i felsinei hanno proposto un calcio moderno e godibile, con diversi giocatori saliti in cattedra grazie alle indicazioni del tecnico Thiago Motta, vero artefice di questo traguardo.

Pertanto alcuni giocatori sono scesi in piazza ieri sera a festeggiare con i tifosi: tra i più scatenati Riccardo Orsolini, vero e proprio mattatore della festa, che ha trascinato con cori e urla di gioia la gente che attendeva i propri eroi. Festa grande a Bologna, ed è solo l’inizio.

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